È un mito duro a cadere quello secondo il quale gli esercizi per gli addominali sarebbero il modo migliore per ottenere un addome piatto e definito.
In realtà gli esercizi da soli non consentono di bruciare abbastanza calorie per permettere una significativa riduzione del grasso addominale. Un addome grasso, anche se sostenuto da una robusta impalcatura muscolare, non potrà mai essere scolpito.
L’unico vantaggio che si può ottenere dall’allenamento selettivo di questi muscoli è il loro sviluppo, i quali contribuiscono a formare un vero e proprio corsetto naturale – six pack o tartaruga addominale. Un addome più tonico, a parità di grasso corporeo, permette di ottenere una figura più snella (anche se talvolta lo sviluppo dei trasversi tende ad aumentare leggermente il girovita), oltre a prevenire la lombalgia, e migliorare allo stesso tempo equilibrio e postura.
L’aspetto estetico è tuttavia influenzato da altri fattori ben più importanti dei semplici esercizi di rinforzo. Al primo posto, ovviamente, troviamo la genetica poiché gli addominali sono di per sé muscoli molto sensibili a quanto scritto nel proprio codice genetico. Nella popolazione si possono infatti riscontrare numerose differenze, c’è chi ha addominali simmetrici e chi li ha asimmetrici, così come c’è chi ha inserzioni muscolari più o meno profonde. La genetica influenza inoltre l’equilibrio ormonale, il metabolismo e la predisposizione o meno all’accumulo di grasso nella regione addominale. Tra i fattori che si possono controllare, al primo posto troviamo l’alimentazione, seguita a ruota dall’attività fisica e dallo stile di vita – che tutti assieme determinano il cosiddetto bilancio calorico – e infine la postura.
fonte: My personal Trainer