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Thai Boxe – Muay Thai

La thai boxe, o muay thai, è una combinazione multifattoriale dato che è uno sport, un’arte marziale, una forma di scienza ed una forma d’arte innegabile che si è tramandata tra le generazioni per oltre 2000 anni. Questa disciplina ha le sue origini nell’antica Cina ma appena arrivata in Thailandia ne acquistò la cultura e lo stile.
La muay thai è una scienza che può essere praticata da chiunque voglia essere introdotto in un mondo dove il coraggio e la sfida sono padroni.
Questa forma d’arte ha visto i suoi alti e bassi: in alcuni periodi veniva considerata un valore culturale fondamentale, in altri periodi invece era in declino, tutto dipendeva dal re che in quel momento governava. Nei tempi antichi i fighter di thai boxe erano i difensori del popolo e della famiglia reale, dei veri e propri soldati. Con il passare del tempo la muay thai ha oltrepassato i confini della Thailandia dando vita ad altre innumerevoli arti marziali.
La thai boxe è un’arte marziale originariamente nata per essere praticata a mani nude. Nei tempi antichi anche l’uso della testa era permessa assieme alle mani, ai piedi, alle ginocchia ed ai gomiti.
Questa antica disciplina cominciò a destare interesse durante una competizione sportiva del regno del re Rama VI nel 1921.
In quell’anno il re ordinò a Ptaya Nontisen Surentara Pakdi, capo dell’esercito, di costruire uno stadio di thai boxe all’interno del college Suan Kulab dove si sarebbe svolti gli incontri di muay thai del sabato.
In quel periodo i fighter combattevano nei ring da boxe con le mani ricoperte di corde. Il biglietto d’ingresso costava dai da 50 Satang fino ad 1 Baht (in quell’epoca con 25 Satang si potevano comprare 8 piatti di riso ed un dolce).
Questi combattimenti con le corde alle mani duravano 11 round da 3 minuti ciascuno, vi era solo un arbitro ma nessun giudice per il controllo del punteggio. Solo la prima competizione fu disputata sul normale pavimento del college di Suan Kulab, dopodiché fu eretto un ring rialzato in legno adatto alle gare.
Pochi anni dopo, anche ai fighter thailandesi, fu richiesto l’uso di guantoni thai boxe in accordo con le pratiche internazionali; così come i ring da boxe rispondettero agli standard internazionali richiesti.

Una volta tutti gli uomini thailandesi conoscevano l’arte della thai boxe ed il vero senso di un combattimento, sapevano alla perfezione quali fossero le principali tecniche e segreti della muay thai, che erano diversi da camp a camp, da maestro a maestro. Questa diversità è rispecchiata nella differenza che tutt’ora esiste nella Ram Muay, diversa da regione a regione.

In poco tempo la popolarità della thai boxe raggiunse anche l’India. Chiunque fosse nella linea dinastica per diventare re doveva apprendere e comprendere la Kanika che riguardava l’arte del movimento del corpo; l’Atihasa ovvero la storia degli antichi guerrieri ed eroi; il Maya cioé l’arte della boxe ed infine il Munta, l’arte delle magiche preghiere.
Dal nome Mai Si Sok nei tempi antichi fino a Sukhothai, quest’arte evolvette in Pahuyuth (il combattimento “a più facce”) nel periodo di Ayutthaya ed il primo periodo di Rattanasokin.
Divenne Muay Tai nella metà del periodo Rattanasokin ed infine Muay Thai quando il Siam cambiò nome in Thailandia.
Sfortunatamente i molti interessi del governo thailandese di preservare la thai boxe hanno portato alla scomparsa dei segreti di quest’arte con la morte del maestro che li portava con sè nell’attesa di un valido fighter a cui tramandarli.